Potete immaginare la simpatia che ho provato verso la Cina quando ho scoperto che da loro è tradizione (e purtroppo non sto ironizzando) sucidtarsi quando si subisce un torto, per costringere la polizia a indagare sulla propria vita e quindi a scoprire finalmente le ingiustizie subite. Insomma... là suicidarsi è un po' come fare una denuncia qui.
Anche se di tanto in tanto capita che per attirare un po' più di attenzione, prima di suicidarsi, si tenti di uccidere anche qualcun altro. Infatti ricordiamo durante le Olimpiadi la morte di un americano, accoltellato da una scimmia gialla senza peli (che fatica non dover dire "uomo"), che poi con le gambe in spalla s'è arrampicata su una torre da cui s'è poi audacemente gettata. E quello era un caso di mi-suicidio-per-avere-giustizia. E io glielo augurerei proprio di aver avuto giustizia, da morto.
Anche perché s'è dato così tanto da fare che ha ferito un'altra decina di persone prima di raggiungere la torre. Ad ogni modo, parlando di cose ancora più assurde, ecco questo articolo recentissimo. Non sdegnatevi o fatevi il segno della croce: sono fatti così e basta.
Anche se di tanto in tanto capita che per attirare un po' più di attenzione, prima di suicidarsi, si tenti di uccidere anche qualcun altro. Infatti ricordiamo durante le Olimpiadi la morte di un americano, accoltellato da una scimmia gialla senza peli (che fatica non dover dire "uomo"), che poi con le gambe in spalla s'è arrampicata su una torre da cui s'è poi audacemente gettata. E quello era un caso di mi-suicidio-per-avere-giustizia. E io glielo augurerei proprio di aver avuto giustizia, da morto.
Anche perché s'è dato così tanto da fare che ha ferito un'altra decina di persone prima di raggiungere la torre. Ad ogni modo, parlando di cose ancora più assurde, ecco questo articolo recentissimo. Non sdegnatevi o fatevi il segno della croce: sono fatti così e basta.
Un neonato cinese di appena tre giorni è morto, domenica pomeriggio, dopo essere stato gettato dal secondo piano di un palazzo in via Bruschetti, nelle vicinanze della stazione centrale di Milano. A far cadere il bambino dalla finestra è stata una donna cinese, alla quale il piccolo era stato affidato dalla madre, che al momento della tragedia era a lavoro.
Trovato nella tromba dei box di un edificio in via Bruschetti, il bimbo è morto prima di arrivare al pronto soccorso dell'ospedale di Niguarda. La donna che ha commesso l'omicidio, una cinese di 31 anni, ha confessato di aver ammazzato il neonato per gelosia verso la madre, convinta che il padre del piccolo Yan fosse suo marito e che lui la tradisse con l'amica: "L'ho ucciso io – ha dichiarato – perché quel bambino era figlio di mio marito".
Colta da choc, la mamma della piccola vittima è stata ricoverata in ospedale. "Mi sono affacciata alla finestra e ho visto il corpicino a terra, giù nei box, ma non ho sentito grida", ha spiegato una giovane donna di origine asiatica, testimone della tragedia.
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